Procreazione Medicalmente Assistita: gli aspetti emotivi di una coppia con difficoltà a procreare
Se, a seguito di una diagnosi di infertilità, prevale nella coppia la decisione di candidarsi a un ciclo di PMA, la loro riservatezza può essere affidata agli esperti, anche se solo momentaneamente, per il fatto di trovarsi in un luogo pubblico (il Centro medico), dinanzi alla presenza di persone estranee (gli operatori del Centro), per dover affrontare un intervento da parte di terzi (i ginecologo, gli andrologi e i biologi). La coppia in questa fase del trattamento dovrà attivare tutte le risorse interne al loro legame per fronteggiare al meglio l’inevitabile stress rappresentato dalla preparazione al ciclo di PMA. Le coppie più stabili e ben funzionanti potranno arricchirsi e rinforzarsi ulteriormente da questa ulteriore prova che la vita mette dinanzi a loro.
Su piano individuale, quali implicazioni psicologiche riguardano la donna?
Alcune donne, prima del trattamento di PMA potrebbero coinvolgersi tanto da aumentare le preoccupazioni legate all’incertezza circa la possibilità di concepire con l’aiuto del Team di professionisti. L’ansia sembra predominare in quelle donne che si accingono a sperimentare, per la prima volta, l’esperienza di un Ciclo di PMA. Il cibo che mangiano, gli abiti che acquistano, l’esercizio fisico, l’attività sessuale, possono venire subordinati al fatto di essere o meno in fase preovulatoria o premestruale. Come risultato, le donne possono divenire nervose, accusare difficoltà di concentrazione nelle attività quotidiane e avere anche lievi disturbi del sonno. La donna, soprattutto nel periodo di tempo che precede l’ingresso nella sala operatoria, potrebbe temere della propria incolumità fisica e dell’esito negativo dell’intervento medico. Prima del pick up degli ovociti possono svilupparsi nella donna timori relativi agli effetti dell’anestesia operatoria. E’ importante che in questi frangenti il partner possa accompagnare e sostenere la sua compagna, prima e dopo l’ingresso nella sala operatoria. E’ normale che i sentimenti femminili possano fluttuare tra la speranza e momenti di profondo sconforto emotivo. Per prevenire la cronicizzazione del disagio emotivo e affrontare l’esperienza più serenamente possibile è utile richiedere il supporto di uno psicoterapeuta specializzato che la candidata mamma ha diritto, per legge, di incontrare in qualsiasi Centro di PMA italiano. A loro discrezione, la donna e il suo partner possono anche farsi accompagnare da uno psicoterapeuta che non lavora all’interno del Centro di PMA.
Mentre per gli uomini quali reazioni emotive iniziando una ciclo di PMA?
Il partner, durante il periodo del trattamento, potrebbe sentirsi escluso e “passivizzato” se non sufficientemente informato e reso affettivamente partecipe delle cure mediche a cui la sua partner è sottoposta. Questo ancora più vero se la diagnosi di infertilità ha indentificato nella donna, i fattori più determinanti. L’uomo potrebbe sentirsi “trascurato” perchè l’attenzione della sua compagna può essere rivolta più su se stessa, sul suo corpo e sulle terapie mediche, piuttosto che sulla presenza e i bisogni di lui. Il sostegno emotivo che certi uomini offrono in questi momenti alle loro compagne, potrebbe non essere apertamente riconosciuto aumentando così, in lui, la possibilità di percepirsi non compreso e “inutile”. In questa situazione l’uomo potrebbe manifestare un abbassamento del tono dell’ umore. Il piacere sessuale nella coppia può diminuire, perché esso non costituisce più la finalità principale del rapporto sessuale, essendo finalizzata esclusivamente ai tentativi, programmati dai medici, di procreare.
Per contatti: 335 6300997 o www.psicologia-sessuologia.it
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