In Italia ogni anno circa 170mila persone vivono la separazione e circa centomila bambini e ragazzi vedono uno dei genitori – quasi sempre il padre – allontanarsi. Un evento che inevitabilmente si accompagna a una dolorosa sensazione di vuoto, di perdita, di fallimento; una tempesta che si abbatte sui figli ma colpisce anche gli adulti, alterando profondamente il loro senso di identità. Alla Sala D’Attorre di Casa Melandri, in via Ponte Marino a Ravenna, il Centro relazioni culturali ha organizzato per oggi alle 18 un incontro con Maurizio Quilici, saggista e presidente dell’Istituto Studi sulla patenità. L’autore presenterà il suo libro “Manuale del papà separato” (Datanews).
Il libro tratta il tema dell’uomo, che nelle separazioni rappresenta a volte la parte debole, è investito da problemi legali, psicologici, affettivi, relazionali, economici e rischia di trovarsi in condizioni disperate. Emozioni fortissime, dubbi, perplessità. E tante domande: come dirò a mio figlio che presto lascerò questa casa? Come scegliere l’avvocato? Potrebbe fare al mio caso la mediazione familiare? È vero che i figli saranno affidati a lei? E allora l’affido condiviso? Che fare se mia moglie non mi farà vedere i bambini? Che cos’è la PAS? Un libro che si rivolge ai padri ma che farebbero bene a leggere anche le madri, separate e no.
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Commenti:
Io penso che ormai al giorno d’oggi siamo arrivati ad un punto in cui solo un deficiente, può convivere (o peggio ancora sposarsi e fare figli) …e pensare di farla franca. “Ma stupido, quando mi hai conosciuto e hai pensato di sposarmi …non sapevi che ero una donna?”
Il matrimonio e la convivenza sono tra i peggiori errori che un uomo possa mai fare.
Ad avere il coraggio e la fermezza di restare da soli, sì, forse sarebbe una soluzione che aiuterebbe molte coppie a sopravvivere. C’è un motivo, però, se passata la burrasca e incontrata di nuovo una persona per cui valga la pena, si finisce per ricominciare. . .
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